Come un balcone sul mare Jonio, dal suo belvedere è possibile ammirare la costa da Messina a Siracusa, con Taormina e Castelmola, la baia di Giardini-Naxos e l'imponente mole del vulcano Etna.
In origine era conosciuto come "Vicum Agrillae", e di esso si ha notizia in un documento del 1117, quando fu donato al Monastero dei SS. Pietro e Paolo d'Agrò.
Il toponimo "Forza" compare nei documenti della prima metà del XIV secolo, quando una nuova famiglia feudale ne avviò una nuova gestione amministrativa ed edile. Nel 1810 la fortezza fu occupata dalle forze britanniche.
Forza d'Agrò è ormai divenuto centro turistico particolarmente frequentato dai vacanzieri che oltre alle bellezze artistiche e paesaggistiche possono usufruire delle ormai rimodernate strutture alberghiere e di ristorazione.
Da vedere:
La Chiesa Madre, la cui facciata barocca e l'interno sono il risultato di un'opera di ampliamento della precedente chiesa cinquecentesca. Conserva al suo interno numerose opere, tra cui una Croce dipinta su tavola del XV secolo e numerose tele del 600-700.
La Chiesa della Triade presenta un interesante portale gotico catalano della fine del quattrocento. La Chiesa di San Francesco conserva una scultura marmorea cinquecentesca e un altare, in marmi policromi, del '700.
I ruderi del Castello, risalente al 1595, la cui data è incisa sull'architrave della porta d'ingresso.
Come raggiungere:
Da Messina in auto: uscita autostrada A/18 al casello di Roccalumera, imboccare la SS114 in direzione Catania sino ad arrivare sul Capo S. Alessio, al bivio per Forza d' Agrò immettersi sulla strada provinciale 16.
Da Catania in auto: uscita autostrada A/18 al casello di Taormina, imboccare la SS114 in direzione Messina sino ad arrivare sul Capo S. Alessio, al bivio per Forza d' Agrò immettersi sulla strada provinciale 16.
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