Ogni anno, Piazza Armerina (Enna) rievoca con una festa in costume l'arrivo dei Normanni: un' occasione per visitare questo scenografico borgo.
Gli "anta" li hanno ormai superati da qualche secolo. Eppure le 10 ragazze in bikini della Villa Imperiale del Casale godono di una fama tale da suscitare l'invidia di miriadi di pin-up in costume da bagno. Sono le protagoniste di uno della serie di preziosi mosaici che, ancora oggi, fanno bella mostra di sè nella Villa Romana voluta, a cavallo tra il III e il IV sec. d.C.., da un facoltoso menbro della famiglia imperiale. Si trova sulla punta dell'ipotenusa di un virtuale triangolo rettangolo che unisce Caltanissetta, Enna e Piazza Armerina (EN). Quest'ultima è a soli 5 chilometri, e sin da lontano è riconoscibile per la sagoma del suo Duomo, che si staglia nella posizione più alta del borgo. Imponente, coronato da un'ampia cupola, la Chiesa Barocca troneggia al centro dell'omonima piazza, uno spazio scenografico sul quale affaccia anche il barocco Palazzo Trigona. Tutto intorno, in un ripido saliscendi, si snoda un intricato centro storico fatto di vicoli, palazzi rinascimentali e barocchi.
E' l'habitat che il 13 e il 14 di agosto accoglie il Palio dei Normanni, manifestazione che non ha eguali in tutta l'Italia meridionale. Tutto nasce dalla smisurata ammirazione che il popolo di Piazza Armerina ha per il Gran Conte, espressione gergale che identifica Ruggero d'Altavilla, ultimo figlio del Re normanno Tancredi. Sponsorizzato dalla Chiesa, ideologa di una grerra santa che mirava a strappare la Sicilia agli Arabi, intorno al 1060 Ruggero, sventolando come vessillo di guerra un drappo con l'effigie della Madonna col bambino (dipinto, si dice, addirittura da San Luca), irruppe a Plutia (l'odierna Piazza Armerina).
L'odierna manifestazione rievoca le diverse fasi di questa irruzione. Il primo giorno un carosello storico ricorda l'ingresso delle truppe normanne in città e l'offerta delle chiavi al Conte Ruggero. Nel secondo si svolge il Palio o Quintana, un'avvincente giostra fra quattro strade di cinque cavalieri in costume d'epoca, rappresentanti i quattro quartieri dell'antica Plutia (Monte, Canali, Castellina e Casalotto).
Chi a Ferragosto preferisce andare al mare, anche se non assiste al Palio può comunque ammirare il vessillo con cui Ruggero d'Altavilla entrò in città: oggetto di culto popolare, è in custodia (e visitabile) presso la parocchia del quartiere vincitore.
bello il mio paesino vero?!visitatelo..
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