mercoledì 29 luglio 2009

6 - Satiro danzante

Bellezza, armonia, ebbrezza, gioia di vivere, leggerezza. Il Satiro danzante esprime tutto ciò, ma anche molto di più per quanti hanno avuto la possibilità di ammirarlo da vicino. Una forza espressiva e magnetica resta intatta nel tempo. La statua di bronzo venne ripescata a 500 metri di profondità nella primavera del 1998 da un peschereccio mazarese. Dopo un lungo e accurato intervento di restauro, il Saturo trovò ospitalità nella cinquecentesca chiesa di Sant'Egidio a Mazara del Vallo.

Al momento del recupero si parlò di una rappresentazione di Eolo, per via della dinamicità e delle orecchie aguzze attribbuite alla personificazione dei Venti. La qualifica di "Satiro in estasi" nacque a seguito del confronto con innumerevoli riproduzioni antiche su gemme e crateri di epoca classica. Eseguito probabilmente nel IV secolo a.C. è attribuito da alcuni esperti alla cerchia del grande Lisippo; secondo altri sarebbe opera di Prassitele.

4 commenti:

  1. T'Addivittisti a mamma?
    A posto!
    muahuahauahau
    Un abbraccio siculo!

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  2. Si ki Mi divitti :)

    troppu bellu san vitu lo capo...mi scialai.

    Sei grande :)

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  3. Bellissimo, è un'opera magnifica, che emozione sapere che nei nostri mari ci sono ancora reperti di tale bellezza. Questo ha una musica dentro,un ritmo che si è impresso nella materia.
    Buona domenica Morty, miao

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  4. (^____^)
    A posto, sugnu cuntenta, accussì! a facci d'inviriusi!
    muahauahauaahau

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