Il Duomo di Monreale è uno dei più suggestivi capolavori dell'architettura normanna, armoniosa fusioni di elementi islamici, bizantini e romanici. A volerlo fu, nel 1174, Guglielmo II detto il Buono, per ubbidire all'ordine ricevuto in sogno dalla Madonna. La facciata presenta un porticato a tre archi sormontato da balaustra, compreso tra due torri quadrangolari. Il portale a ogiva ha i battenti in bronzo di Bonanno Pisano (1186) con scene bibliche in rilievo. L'interno è quanto di più solenne e sfolgorante si possa immaginare, grazie al luccichio dei mosaici che lo rivestono quasi interamente. Le pareti delle tre navate, del santuario e delle absidi - per un totale di 6000 metri quadrati - sono rivestite di mosaici a fondo d'oro, composti tra la fine del XII e la metà del XIII secolo, che illustrano scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. Nell'abside centrale la figura del Cristo Pantocrator, cioè onnipotente, simile a quella di Cefalù. Di particolare pregio sono anche l'altare maggiore in argento e bronzo, opera di Luigi Valadier(1771), il tesoro e una Gloria di San Benedetto di Ignazio Marabutti, del 1776, nella cappella di San Benedetto. Sulla destra del Duomo è il chiostro di forma quadrata, anch'esso del XII secolo.
Capolavoro suggestivo, Luca!
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