Al centro della riserva il borgo di Santo Pietro, un piccolo agglomerato di case di villeggiatura e in contrada Renelle la base operativa dell'Associazione di volontariato naturalistica "Il Ramarro".
Durante le passeggiate nel bosco sovente s'incontrano istrici, lepri, conigli selvatici e donnole. Risultano presenti anche il gatto selvatico e la volpe. Fra gli uccelli si possono osservare novantasei specie diverse fra cui la cincia, l'occhiocotto, la ghiandaia, ma anche alcune specie rare quali il picchio rosso maggiore, il pendolino e il gheppio, chiamato in dialetto "muschittu"
Il clima mite, certamente, consente escursioni durante tutto l'anno, ma le stagioni ideali sono la primavera e l'autunno, la prima per la fioritura, la seconda per gli splendidi colori del bosco.
Si parte dal bosco di Santo Pietro e, dopo aver attraversato le zone interessate da un rimboschimento a pino ed eucalipto, si giunge alle due aree più belle del bosco: le vallette dette fontana del Cacciatore e della Molara. Ivi si percorre una specie d'anello all'interno del quale si può ammirare quello che rimane della sugherata della Molara.
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