E' un importante centro portuale della costa sudoccidentale della Sicilia.
Nel XV secolo denominato "Marina di Girgenti" fu uno dei più importanti siti di carico merci della Sicilia. Qui veniva convogliata la produzione cerealicola del vasto entroterra agrigentino e nisseno.
A difesa del porto, Carlo V nel secolo XVI fece edificare una possente Torre a forma di piramide tronca che, dal 1780, i Borboni adoperavano come carcere.
Oggi i locali sono adibiti a centro sociale e bibliotaca.
Nel 1749 il vescovo Lorenzo Gioeni fece iniziare la costruzione del primo molo che diede nuovo impulso all'attività del porto e incentivò la crescita del borgo ariginario.
Nel 1853 con decreto rergio viene rinominata l'antica Marina di Girgenti con il nome di Girgenti facendolo diventare comune autonomo. Dieci anni dopo il paese prende il nome di Porto Empedocle.
L'incremento dell'attività portuale, dovuto anche allo sfruttamento dei giacimenti di zolfo dell'entroterra a partire dai primi decenni del XIX, incentiva l'espansione
della cittadina verso l'altopiano.
La zona di espansione del XIX secolo, in alto, è collegata al centro antico in basso dalla Via Garibaldi. Mentre l'asse più rappresentativa della città è costituito dalla via Roma, degna di nota è la chiesa Madre, edificata nel 1904 e dedicata al S.S. Salvatore.
A Porto Empedocle nasce nel 1925 lo scrittore, regista e sceneggiatore Andrea Camilleri la cui penna ha descritto ampiamente, con estro e genialità la Sicilia agrigentina di ieri e di oggi.
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