Cefalù, un oasi nel Tirreno

Piccolo centro della provincia di Palermo, conta circa 13.000 abitanti, sorge su un alto promontorio che domina il Mar Tirreno. Grande polo turistico che ogni anno ospita milioni di persone di tutto il mondo. E' anche una delle maggiori stazioni balneari della provincia, qui si pratica ancora la pesca del tonno e delle sardine, anche negli ultimi anni quest'attività ha subito un notevole declino. Ha subito la dominazione dei Fenici, fu conquistata da Roma nel 254 a.C., divenne sede vescovile in epoca bizantina, nel 858 fu conquistata dagli arabi.

Nel 1063 il re normanno Ruggiero II la riedificò, e fece progettare il Duomo di Cefalù con maestosità di intenti, probabilmente anche chiamando architetti francesi o inglesi, poichè voleva che all'interno  vi fosse collogata la sua tomba. Ma il suo progetto non vide mai la fine e, successivamente il Duomo fu modificato assumendo l'aspetto più modesto di oggi con la navata tripartita a colonne, con archi a sesto acuto di tipo moresco e la facciata chiusa tra due torri di discendenza nordica. All'interno, di eccezionale interesse sono i mosaici eseguiti da maestranze bizantini, stupenda è l'effigie del Cristo Pantocrator di epoca precedente al 1150. Il Museo Mandralisca conserva, oltre ad antichi vasi, monete e suppellettili, un pregevole ritratto vinile di Antonello da Messina.

La spiaggia di Cefalù è attrezzatissima sotto ogni punto di vista; un lungomare che ad ogni modo è molto animato anche la notte, pieno di discoteche e locali, dove non manca neppure l’offerta culinaria a base di pesce.