Jean Calogero, pseudonimo di Giovanni Calogero, pittore siciliano il cui talento si distinse, nel pieno fervore culturale della città di Parigi, tra quello dei grandissimi artisti del novecento, riuscendo ad essere premiato nel 1957 con la Grande Medaglia D'Argento, massimo riconoscimento della città agli artisti ancora in vita.
Nasce a Catania il 20 Agosto 1922, ha frequentato il Liceo Artistico di Catania, ma i disagi del dopoguerra ed il bisogno di guardare verso i luoghi del confronto delle idee, lo portano a viaggiare. Ne 1947 è a Parigi dove frequenta i corsi di pittura all'Ecole des Beaux-Arts.
Viene subito coinvolto dai momenti più vivaci della vita culturale parigina, partecipa alle mostre e ai dibattiti di maggiore rilievo.
Nel 1950 la sua prima mostra personale proprio a Parigi, dove dimostra una spiccata personalità pittorica.
Calogero fa della Francia la sua seconda patria e inizia una intensa attività espositiva che lo porterà con frequenza in America e in Giappone.
Dagli anni Sessanta si fa più presente in Italia e, pur mantenendo il suo studio parigino, si trasferisce ad Acicastello (CT).
La stampa e la critica italiana, entra nel vivo del dibattito artisico riguardante Jean Calogero cogliendone il valore. Negli oltre private 50 anni di attività, i dipinti di Calogero entrano a far parte delle più importanti collezioni internazionali pubbliche e; della sua produzione si sono occupate prestigiose firme tra cui: M. Gauthier, W. George, L. Sciascia, L. Servolini, V. Apuleo, C. Strano.
Si spegne ad Acicastello il 15 Novembre 2001
Jean Calogero www.jeancalogero.com
Viaggi Rajasthan con La feste dei colori e tigri : Viaggi Rajasthan con La feste dei colori e tigri Conosciuta come la festa dei colori, della gioia, dell'amore e del divertimento, in tutto il Paese adulti e bambini aspettano questa ricorrenza che autorizza a schizzare e colorare gli altri per le strade. Il Festival che celebra i colori 06 di marzo. I festeggiamenti prevedono canti, balli e lancio di polvere colorata per le vie delle città e dei villaggi. Le persone con i volti dipinti si trasformano in veri e propri arcobaleni e si buttano reciprocamente addosso secchi di vernice o polvere colorata.
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